Trilli
(lunedì 8 febbraio 2010)
Categoria:
Gioia
Il mio amico ranocchio
Sabato come il mio solito da brava fatina sono volata nella mia foresta per sentire che aria tirava, subito sono stata fermata dalla mia amica talpa. Di recente è diventata membra della Pro Loco del fiume e si è intestardita di voler organizzare una gara di ranocchi a tutti i costi.Durante il consiglio comunale c'erano stati dubbi e molti gnomi erano scettici che dei ranocchi potessero raggiungere la cima e tutto quello che si ascoltava erano frasi tipo: " Che pena! Non ce la faranno mai!
Ma la curiosità era troppa e domenica pomeriggio tutto fu pronto per la grande manifestazione, io di mio la sera prima ho sparso della polverina magica chiamata sale per sciogliere la neve e il ghiaccio, l'orso ha preparato della bevanda calda aromatizzata, per il pubblico, detta anche vin brulè. A forza d'asseggiare la bevanda a metà della cottura c'erano già un esercito di cavallette che lo trascinavano via...
Ciò nonostante verso le 19 la gara ebbe inizio. I ranocchi cominciarono a desistere,tranne uno che continuava a cercare di raggiungere la cima. La gente continuava:"Che pena! Non ce la faranno mai!" E i ranocchi si stavano dando per vinti tranne il solito ranocchio testardo che continuava a insistere. Alla fine, tutti desistettero tranne quel ranocchio che, solo e con grande sforzo, raggiunse alla fine la cima. Gli altri volevano sapere come avesse fatto. Uno degli altri ranocchi si avvicinò per chiedergli come avesse fatto a concludere la prova. E scoprirono che...era sordo! Riassumendo:sii sempre sordo quando qualcuno ti dice che non puoi.
Piacere anche da parte mia Fiorella